domenica 11 luglio 2010

di nuovo non c'è nulla all'orizzonte

Il campionato mondiale 2010 è finito!
Finalmente niente più vuvuzela!!!!
Con Olanda-Spagna sullo zero a zero all'84mo minuto di gioco si può ufficialmente dire che il mondiale è finito. E' finito ancora prima di cominciare. Non dico questo con il sentimento di ripicca per l'espulsione della nazionale italiana, ma con la malinconica sensazione che questi mondiali hanno davvero rimarcato, come ennesima voce del coro, la fine di un'epoca.
Gioco spento, giocatori inutili, allenatori senza spessore, partite (non tutte) giocate per necessità. Ho visto tutti mondiali dal 1974 in poi e mai indipendentemente dalla nazionale italiana mi sono annoiato tanto.
Non sono un cultore del calcio nè un fanatico di qualche campione in particolare, ma uno dei tanti sopravvissuti del primo decennio del nuovo secolo, in cui abbiamo assistito al disintegrarsi di ogni riferimento al passato per vederlo sostituito da un'attualità terrificante e brutta.
Sono felice per la piccola avventura vissuta dal popolo sudafricano, ma ho paura che diventerà solo una delle tante leggerezze di questo decennio. L'inconsapevole leggerezza delle azioni dell'esistenza umana sta già cominciando a vedersi presentare il conto. Ma va tutto bene, tutto questo è già successo.
Infatti, dopotutto, sembrerebbe che non c'è nulla di nuovo all'orizzonte.
O magari, dopotutto, sembrerebbe che di nuovo, non c'è nulla all'orizzonte.
Provate a dire queste ultime due frasi con pause differenti ad alta voce.

PS. per la cronaca, la nazionale di calcio spagnola ha vinto il mondiale 2010.