Leggo su Epolis, nella rubrica dedicata ai lettori (quindi quelli come me) e volentieri pubblico.
LO SBIILANCIO DEL COMUNE HA PIU' DI UN RESPONSABILE
Ma il buco non è di veltroni
Lettera firmata
Roma
Siccome i romani e gli italiani, più in generale, hanno la memoria che diventa selettiva di anno in anno grazie a tg frettolosi o giornali poco obiettivi, mi piacerebbe far riflettere chi legge sui motivi dell'enorme buco nel bilancio del comune di Roma. Intanto, nessuno ricorda che durante il Berlusconi bis furono tolti alla città i fondi per Roma capitale? Primo buco... E cosa dire del fatto che il comune avrebbe dovuto prendere diversi miliardi dalla Regione Lazio, tutti anticipati di “tasca propria” ad Ama, Atac e Trambus perché la Regione non li aveva? E perché la Regione non li aveva? Per il famoso crack della sanità per il quale stiamo ancora pagando ticket! E lo sanno che ci sono ancora debiti del comune che risalgono all'epoca di Carraro? Allora cari signori, prima di puntare il dito sull'ultimo sindaco, che per carità non ha lavorato bene, informiamoci e raccontiamo le cose come stanno!
Che altro dire?
Roma è una città di fori e di buche.
Roma è una città eterna, ha una storia antica e tradizioni ben radicate nel suo humus sociale.
Non mi stupisce sapere che siamo sordi al buon senso e attenti all'insulto.
Er trasteverino lo sa bene, ma bene bene, cosa vuol dire quando ci vengono ad insegnare a vivere, 'sti borbonici, quando ci sentiamo dire da qualcuno che siamo vigliacchi.
Una volta scattava il serramanico, oggi l'indifferenza.
E' che una volta, er trasteverino c'aveva l'onore, oggi c'ha il suv.
Pasquino e il popolo de Roma se lo ricordano bene, che vuol dire una voce sola nel coro dei mormorii.
Quando quelli al potere tremavano perchè la gente cominciava a capire, cominciava a fidarsi di Pasquino e smetteva di avere paura del potere.
Ma poi il tempo passa e la società s'evolve.
Con internet oggi tutti sappiamo tutto, sappiamo troppo, sappiamo un cazzo.
Se non ragioniamo, che sappiamo a fare!
Ma poi il tempo passa le regole si sradicano.
E con loro anche tutti i punti di riferimento, percui il governo ladro diventa talmente ladro, che i suoi rappresentanti sono tutti indagati e condannati.
Ma poi il tempo passa e le necessità prendono il sopravvento.
E così, un favore te lo facco io, uno me lo fai tu, un caffè al bar pagato per il dottore e una speranza di ceri accesi sotto le madonnine. E a Roma, di dottori e madonnine ce ne sono migliaia.
Ma per fortuna la mafia è al Sud.
Allo Statuario o a Capannelle, magari alla Romanina.
Siamo nella merda
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di vita e di produzione della capitale belga, confluisce nei fiumi Rupel e
Sch...
14 anni fa