tanta voglia di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati che scippano donne truccate. E il visagista delle dive e' truccatissimo.
Chi di voi ha mai attraversato la città con un videoregistratore dentro lo zaino, per andare a casa dell'amico che aveva l'altro videoregistratore?
L'illegalità e il danno che ne deriva alle industrie ha molte facce. Si parla tanto del PeerToPeer e si punta il dito contro quelli che hanno l'hard disk pieno di materiale digitale preso in prestito dalla rete. Ma poi le nostre strade sono piene di venditori abusivi di materiale abusivo.
E il visagista delle dive è truccatissimo...
Vabbè.
Non sono mai riuscito bene ad esprimere il mio sentimento nei confronti del P2P, ma per quanto credo giusto redarguire chi ne abusa o ne fa spudorato commercio, la ragione del popolo si trova dall'altra parte. Non nell'illegalità, ma nella semplice continuazione di una sana necessità di esprimere amore anche attraverso l'uso della tecnologia. Che cambierà nel tempo, ancora e ancora e ancora. Restando però immutato il nostro sentimento.
Non c'è disonestà nel nostro agire. C'è solo l'opportunità che viene data, quotidianamente, a tutti.
Io stesso in qualche modo mi sono ingarbugliato la mente ed i pensieri in merito a quest'argomento. Ma alla fine la serenità l'ho ritrovata tra le parole di questa confessione online.
"Scarico, da sempre, sempre. Dagli anni 70, quando scaricavo ore di musica dalla radio su tantissime cassette numerate e ben catalogate. Ho scaricato intere discografie al Liceo, da compagni di scuola che mettevano a disposizione chi Branduardi, chi De Andrè. Tutto finiva su cassetta, ma le cose importanti anche su bobine di un mitico Revox. Migliore qualità, se possibile, anche allora.Ho scaricato centinaia di film dalla Televisione, soprattutto quando le cose migliori le trasmettono ad ore impossibili ed il videoregistratore diventò per chi ama il cinema uno strumento indispensabile per crearsi un piccolo archivio di chicche da rivedere con gli amici o in solitaria passione notturna.Trovo che ci sia della poesia in tutto questo.
Poi le tecnologie sono cambiate, e la radio ho cominciato a scaricarla nel computer, su file da masterizzare e conservare. Anche i vecchi vinili sono finiti riscaricati su CD, per far spazio e per garantirne un ascolto anche quando i giradischi non si troveranno più.
Scarico, e scaricherò, ed ho sempre continuato a comprare dischi, cd, film e ad andare al cinema e a concerti, perché mai dovrei sostituire un piacere con un altro se posso averli entrambi? Non mi sono mai sentito un ladro, ho letto tanti interventi su questo ed altri siti, ho visto centinaia di spot come tutti, anche se trovo demenziale il fatto che gli avvisi anti-pirateria li facciano al cinema e sui dvd originali, e li vedo quindi soltanto quando compro e pago, ma non ci sono mica sulle versioni piratate dei film. Ovviamente.
Le tecnologie son cambiate di nuovo, e oggi basta entrare in un grande centro commerciale per capire che c'è banda per tutti (o quasi), hard disk multimediali da collegare alla TV, e infiniti supporti mobili e non per gestire musica, e film. MP3 non è certo sinonimo di pirateria, ma se le statistiche parlano chiaro sui milioni di iPod e simili nelle tasche di milioni di appassionati non ci sono certo soltanto i brani acquistati on line.
Ora, come allora, scarico per me solo, senza guadagnare nulla e senza per questo modificare il solito, piccolo budget nella mia spesa mensile dedicata al divertimento e agli hobby. Una piccola parte di un modesto stipendio da operaio imbollinato a mille euro al mese.
Non sono un economista, ma cerco di spiegarmi: ho sempre speso il 10 per cento del mio stipendio per cinema, dischi, e svago in generale. Sia quando guadagnavo un milione al mese, che quando ne guadagnavo di più. Da minorenne non era proprio un decimo della paghetta ad essere sacrificato ma molto di più, ma si sa da giovani si fa qualche eccezione. In ogni caso la spesa era quella, prefissata, con un limite.
In casa, nel frattempo, scaricavo dal 1975 in poi, nei modi appena descritti. Oggi ho la parete dei VHS, quella dei CD, un po di vinili non ancora riversati, e tanti hard disk con musica e film collegati allo stereo e al televisore. Per me solo, privato piacere.
In che modo avrei danneggiato l'industria del disco, e del cinema, se comunque più di quel 10% non ho mai voluto e potuto spendere? Come si fa a calcolare un mancato guadagno? Se dovessi pagare tutti i film che vedo (o che registro, o che scarico da chi li registra, che differenza fa?) avrei bisogno di ben altri stipendi, ma il mio lo faccio pagando già equo compenso sui supporti, canone televisivo, maggiorazioni su tutti gli strumenti di masterizzazione e registrazione.
A volte penso all'Industria e so che l'Amo, perchè sforna capolavori e anche altre cose meno gustose ma sempre godibili. L'amo perchè la sostengo in tanti modi, l'amo perchè catalogo e curo i suoi prodotti e me lo godo, e li compro quando meritano.
Ma se io l'amo tanto, perchè l'Industria è sempre così arrabbiata con me?
Più di tanto non posso dargli, ma il mio amore è sincero.
Facciamo pace, perchè al mio archivio non voglio rinunciare e siamo troppo adulti entrambi per scene pietose come la restituzione dei regali dopo una litigata.
Ricominciamo il rapporto in un modo nuovo se vuoi, ma nel frattempo non trattarmi come un malandrino: esisti anche grazie a me, e se io sparisco tu sparisci.
E questo non è bello per nessuno dei due, tesoro.
Anonimo scaricatore"
In particolare per tuti quelli che sanno cosa voglia dire Nastro Chrome o VHS.
E dell'immensa verità!
Così ovvia che quasi quasi mi sfuggiva.