Chiamato così perchè tutto era rotolato con una certa leggerezza verso un surreale benessere. Provenendo da un 2007 di cacca, dove nulla funzionava, il 2008 sembrava promettere proprio verso la fine che il successivo anno non avrebbe presentato grossi problemi.
Il 2009 era quindi, di conseguenza, l'anno circolare.
L'avevo chiamato così perchè tutto sembrava stesse circolando con un moto sinuoso e costante verso soluzioni che potevano diventare le basi per un futuro meno incerto.
E per fortuna che le cose circolavano,
perchè dal 13 gennaio ne ho avuto davvero bisogno. Circolando meglio
che poteva, il sangue affluiva al cervello e poi in tutto il mio
corpo fino a ridarmi la vita che sembrava persa in un sogno comatoso durato 23 giorni e che poi è finito bene. L'avevo chiamato così perchè tutto sembrava stesse circolando con un moto sinuoso e costante verso soluzioni che potevano diventare le basi per un futuro meno incerto.
Così in tutto il 2009 è circolato attorno a me un senso di ripresa della mia sfera intima in contrasto col senso di paralisi del genere umano: crolli economici, crolli sociali, crolli fisici e terremoti, devastazioni, governi ladri, Berlusconi e Veltroni.
Alla fine anche il 2009 è passato.
Anche lui verso la fine regalando un senso di ripresa e benessere personale quasi insperati.
Il 2010 quindi sarà l'anno quadrato.
Sarà l'anno chiamato così perchè le cose dovranno essere esattamente quelle che sono, senza dubbi. Senza angoli smussati. Dovrà rispondere a una serie di domande lasciate in sospeso negli anni passati, e le risposte dovranno far quadrare i conti che sembrano non tornare mai.
Per quanto continua un certo senso di disagio sopravvivere dentro una vita che profuma di morte, ogni giorno.