Ma anche da me stesso. Cammino quotidianamente accanto ai pensieri, alle problematiche che ne scaturiscono e ai problemi del mio sopra-vivere.
E tutti gli altri accanto a me. Alcuni più di altri. Gli amici nel cuore.
Gli altri... non è che non amo gli altri. E gli alcuni. Semplicemente non posso amare tutti.
Così come non posso detestarli tutti, quelli che se lo meritano.
Ho tempo da spendere e sorrisi, per quando capita. Per quando serve.
Con questo non intendo dire che sono falso nei miei momenti di intimità, ma che sono vivo e in tal senso distribuisco energie.
Nel mio cuore ha spazio chi ne ha trovato. Chi è rimasto fuori non sia geloso e, invece, sia lieto della vita che ogni giorno scorre accanto a lui. Così da essere sempre sè stesso avendo semplicemente ciò che trova. Non ciò che cerca.
Io adoro certi momenti che certe persone sanno creare. Ma come per ogni cosa che accade, sia nella buona che nella cattiva sorte, sappiamo che è regalata alla vita e relegato all'ulbum dei ricordi, così non possiamo ignorare l'uomo che ne è l'artefice e per questo sarà ricordato. Io nel mio album ho centinaia di momenti e di volti, e un sentimento unico per ognuno. A volte indescrivibile.
So di essere uno di quei volti negli album di moltissime persone, ma non pretendo di essere importante. Mi auguro solo di non essere dimenticato.
Cosa che del resto può capitare. E se capita, non va presa come una punizione. Vorrà dire che avremo più tempo da dedicare alla parte più importante della propria vita: sè stessi.
Un esercizio che richiede molto tempo. A volte tantissimo.
Così da essere pronti quando arriverà l'onda.
Ma a volte alcune persone scompaiono dal nostro cuore, alcune attenzioni ci vengono tolte alla nostra anima e noi ne soffriamo nel corpo e nello spirito. Sentiamo dentro una rabbia e un vuoto che non si colma. E questo ci fa arrabbiare di più. Però possiamo sopravvivere e rassegnarci alla perdita. Ci vuole tempo, ma ne siamo capaci tutti.
Quindi che tipo di rabbia si potrebbe provare se il vuoto della perdita viene colmato da quella vita resistuita? Avere di fronte l'uomo che potrebbe finalmente rispondere a certe domande rimaste in sospeso, prima che se ne vada di nuovo, che ansia potrebbe provocare alla nostra anima?
Probabilmente ne risulterebbe una contrazione così forte che si ci porterebbe a stritolarlo nella ricerca della verità, invece di abbracciarlo e continuare come prima.
Perchè bisogna capire che nessuno cambia e nulla si trasforma veramente, magari si modifica.
Così nella vita, insieme alla notte che si rischiara, le cose prendono forma. Le stesse che erano lì nel buio e che non vedevate bene. E che ogni notte torneranno ad essere invisibili. Chi di voi può dire con certezza di sapere che le cose e le persone, nel buio, ci sono comunque? Dovete goderne nelle ore di luce e non cercarle quando non le vedete.
Perchè pur non vedendole o non sentendole non significa che non ci siano.
Per questo vi amo tutti. Anche se non mi sentite.
Per questo vi amo ancora di più. C'eravate anche quando non vi sentivo.
E ora che sono tornato, siete tutti qui con me, a costruire il mio album dei ricordi.
Non manca nessuno.
Se dimenticherò i nomi, sarà solo perchè il tempo sbiadisce i contorni.
Ma non sbiadirà la mia capacità di distribuire energie.