martedì 23 dicembre 2008

bònnatale

Bònnatale a me. Alla mia famiglia e ad altre alcune persone che dico io.
Allàrtri un po' di pace e serenità d'animo.
Adàrtri ancora nun j'auguro gniente, tanto (secondo loro) cianno già tutto.

[Epolis - 23.12.2008 - Lettere dei lettori]
Udite udite: volevo farmi qualche giorno di vacanza insieme con la mia famiglia in qualsiasi centro montano, ma purtroppo non sono riuscito a trovare una camera per 3 persone e allora mi dico: proviamo con una piccola crocerina più o meno abbordabile, ma anche lì tutto esaurito. Ma mi chiedo: non siamo in crisi? Non siamo in recessione? O no...




Ar cane dei miei vicini j'auguro che un fischiabbotto a capodanno je se pianti su per il culo.

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domenica 21 dicembre 2008

N.C.I.S. ::: chiusura quinta stagione

Un finale molto severo.
Molto reale.
Mai affezionarsi agli eroi. Anche in tv, dove la vita reale non arriva, adesso gli sceneggiatori raccontano al pubblico che non si può essere essere sicuri neanche nei propri sogni.

Nenache se prendiamo la pillola blu. O rossa.
Ormai la realtà è dappertutto, ma non la nostra: la loro!

NCIS: Non Ci Inventiamo Scuse

giovedì 18 dicembre 2008

RINGRAZIAMENTI

Lavoro in casa, ma non faccio la battona.
Faccio tutt’altro, nel più assoluto silenzio (quando ci riesco) oppure con la musica a palla (forzatamente) quando non posso farne a meno.
Ma le mie preferenze volumetriche non sono dettate dalle mode, dagli istinti o le lamentele dei vicini. Hanno un criterio più sofisticato. Ora, per esempio, mentre scrivo, godo con un bellissimo pezzo rock nelle orecchie mentre fuori fa freddo. E' un paio di settimane che è tornato il freddo, la pioggia, i lampi e il cane dei miei vicini di palazzo ha ricominciato ad abbaiare.
Non lo fa sempre. Lo fa solo quando fa freddo, quando piove, quando fa caldo, quando tira vento, quando i passeri cinguettano, quando una moka fa il rumore del caffè che esce, quando qualcuno passa sotto il suo balcone, quando una finestra si apre, quando un gatto miagola, quando una nuvola fa ombra, quando il mondo gira oppure quando. Ogni quando è un buon motivo per abbaiare. Con rabbia. Con insistenza. Con forza.
Per questo motivo sono costretto a tenere la radio accesa quasi tutto il giorno.

Il motivo per cui sono qui a scrivere queste righe, fondamentalmente, sta nella riscoperta. Era da settembre che questo maledetto quadrupede nero isterico si era zittito. Dopo tre anni!
Il motivo di tanto silenzio non lo conosco, ma ora che è tornato dal suo viaggio all'inferno, io sto riscoprendo la musica.
La stazione che mi tiene compagnia è VirginRadio.

Mi sgorga spontaneo dal profondo del cuore un ringraziamento sentito.

Ringrazio i miei vicini di palazzo che tengono il loro cane sul balcone da cinque anni.
Era il dicembre del 2002 quando presi possesso di questa casa. Da allora è stato un crescendo. Da pochi guaiti sparsi nella giornata ad un insistente abbaiare quotidiano. Da allora ho cambiato lavoro due volte. Io mi sono un po' immalinconito, il cane invece credo sia impazzito.
Ormai abbaia dalle 9 del mattino alle 6 del pomeriggio.

Evidentemente in una vita precedente era un impiegato statale.

Ringrazio il corpo dei vigili urbani di Roma, perché non hanno tempo per queste cose.
Ho provato due volte in questi anni a chiamarli. Ma non credo che abbiamo neanche aperto la pratica. Del resto, in una città come questa, la capitale d’Italia, la capitale dei fori, da quelli antichi a quelli della metropolitana, come fare a non capire che ci sono altre priorità?

Una su tutte?
Avete presente il traffico di Roma? Caotico e disordinato? In realtà è un allegro e festoso esodo di massa da qualunque luogo verso qualunque altro luogo ad ogni ora del giorno. Poi arrivano loro, i pizzardoni, con il loro carico di preoccupazioni e messaggini a cui rispondere e la città si paralizza.
Ma quelli che restano alla centrale a rispondere alle chiamate, sanno il fatto loro e smistano le priorità.

Ringrazio quindi tutta la città di Roma che crea quotidianamente priorità.
Non c’è tempo per me e per quel cazzone di cane rinchiuso in balcone.
Non c’è tempo per capire chi siano i proprietari del suddetto animale e prendere i provvedimenti del caso.

Ringrazio le leggi e gli usi comunitari nei confronti della cosiddetta privacy (riservatezza, in italiano) che mi impediscono di andare a leggere il nome sul citofono per sputtanarli pubblicamente. Alla fine dalla parte del torto ci passerei io, ironia della sorte!
L’unica cosa che posso fare è leggere il cognome sul citofono e sporgere regolare denuncia.
Ma si può denunciare un cane?

Se io mi mettessi sul balcone a strillare a tutta la gente che passa “Ehi tu, cosa fai?” e magari continuare a farlo anche dopo che la gente è passata oltre, sparita all’orizzonte, svanita dietro l’angolo, dite che qualcuno dei miei vicini verrebbe a dirmi qualcosa?
O sporgerebbero regolare denuncia a mia madre, per incuria e maltrattamenti?

Probabilmente si, perché mia madre no ha la faccia come quella dei miei vicini di palazzo.
Toh, che buffo: palazzo fa rima con teste di cazzo!

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Pochi minuti di delizia canina a vostra disposizione.
Se riuscite a guardare tutto il filmato (appena 4 minuti)
dovreste riguardarlo 60 volte consecutive per entrare
nella mia media quotidiana...

giovedì 4 dicembre 2008

La colpa è mia

L'allarme
Il ministro dell'Economia avverte:
«Attenzione a non aumentare il debito. E' il terzo al mondo»
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L'Italia ridotta sul lastrico.
Con il rischio che i titoli di Stato si trasformino in carta straccia.
Per ora sono solo timori, prontamente smentiti dal governo.
Ma l'allarme sul deficit record in dote al nostro Paese è una preoccupazione non di poco conto.
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L'allarme bancarotta dello Stato può avere pesanti ripercussioni sulla fiducia che invece il governo dovrebbe trasmettere al paese e ai mercati internazionali».

Non si preoccupino, lor signori, la sfiducia se la sono guadagnata già da tempo.
Ma la maturazione di questa grave situazione che si sta perpretando da diverso tempo, è solo colpa mia. Cosa ho fatto io per fermare tutto questo?
Ho forse impiegato ogni minuto del mio tempo libero per andare a chiedere rendiconto a qualcuno? Mi sono forse imposto quando la mia banca si è dimostra differente?

La colpa è solo mia. E di tutti quelli come me, mortacci nostra!

Quando il Natale arriva...

Il Papa: aiutate i deboli. «Uno degli obiettivi primari degli istituti bancari e di credito» deve essere «la solidarietà nei confronti delle fasce più deboli».
[EPOLIS ROma - 4 dic 2008]

La cosa mi sembra interessante.
Sposterò il mio mutuo in un istituto del Vaticano.