lunedì 3 marzo 2008

IO SONO DI SINISTRA

Sono cresciuto all'ombra di grandi ideali. Mio padre è stato un energico sostenitore della grandezza dei popoli, lottando contro la supremazia della classe dirigente. O comunque contro la classe. Oggi diremmo, la casta. Lui che era ai vertici non proclamava, non suggeriva: agiva! Eravamo davvero tutti uguali e se qualcuno non poteva permetterselo, offriva lui.
Era amato da tutti. Eppure era uno potente. Non cedeva ai ricatti, non faceva favori per amicizia. Quando ci fu l'occasione di poter avere una commessa di lavoro dalla segreteria del suo ente, me lo proibì. Feci la trafila, come tutti gli altri.

Sono cresciuto leggendo i fumetti. E quand'ero piccolo io (classe '67) imperversavano EROI DI GUERRA in edicola e dal barbiere. I crucchi e i musi gialli erano i cattivi, gli americani e i partigiani erano i buoni. I primi opprimevano gli ideali di libertà. I secondi li difendevano.
Così tra bombe ed imboscate vedevo morire quegli omini di carta come mosche d'estate intorno alla lampada blu. Poi la cosa la ritrovai al cinema e in tv. Alla fine la storia, i libri ed i fatti, mi insegnarono che gli uomini sono una cosa, gli ideali un'altra.
Non tutti i tedeschi sono cattivi. Così come gli arabi. O gli africani o i rumeni. Magari anche questi, proprio per cultura, un po' più radicali di noi, ma non cattivi.
Crescendo ho amato l'allegria dei musical americani e insieme la neo-romantica visione della classe borghese italiana. Mimì metallurgico era il mio eroe, Anna Magnani la mia seconda mamma e Alberto Sordi mio fratello maggiore, che mi faceva ridere e mi faceva riflettere.
Alla fine, proprio questi personaggi mi avevano fatto capire che bisogna stare attenti alla classe del potere economico culturale politico, una classe fatta di persone stupide, arroganti ed egoiste. I personaggi dello spettacolo, da sempre, tra avanspettacolo e cinema, si sono fatti portavoce di una campagna di vaccinazione contro il virus della disumanizzazione.

Così, quando è stato il momento di diventare grande e dare il mio contributo per la crescita culturale e politica del paese, mi sono messo di fronte ai programmi dei partiti. All'epoca non erano pochi, ma non erano neanche un caos come oggi. Erano ben delineati, anche se le cose cominciavano a confondersi già un po'.

Arrivati ad oggi, marzo 2008, mi sono stancato di stare a dire che l'opposizione sbaglia, perchè come diceva quel tale a sanremo qualche anno fa "gli altri siamo noi".Divertitevi tutti, andate a vedere i siti di quelli che la pensano diversamente da voi.
Scoprirete che dicono le stesse cose che dite voi, solo cambiando i nomi.
Val la pena di guardare anche l’avversario, ogni tanto. Questo, tra i pochi/molti che ho visitato mi sembra degno e pieno di spunti.
www.ilgiulivo.com

Mi cade l'occhio su quello che oggi è in homepage, è un commento di dragobert: “Bassolino non se ne deva andare; deve essere mandato via! Cavaliere Berlusconi, faccia i fretta a "salire" a Palazzo Chigi, perché siamo stanchi di questi comunisti e anche perché stiamo (lo siamo giá, purtroppo) divenendo lo zimbello dell'Europa. Forza Cavaliere!

Da una parte e dall’altra, sinistra e destra (gli altri non contano, per me) sicuramente, ci sono delle mancanze e dei risultati nel rispettare i loro programmi politici e le loro promesse elettorali.
Di questa sinistra non conosco molto l’operato, me ne sono disinteressato, lasciando comunque al margine della coda dell’occhio i commenti quotidiani dei giornali e della gente.
Ma a questo punto, dopo quest'ennessimo commento, mi urge una sola risposta, che sia chiara, reale, definitiva. La premessa è questa: noi ci ricordiamo di quali cazzate e di quali successi i nostri governanti di sinistra hanno messo in atto. Ci ricordiamo di D’Alema e di Bertinotti, ci ricordiamo di Veltroni sindaco e ci ricorderemo di Prodi.
Allora io chiedo
come mai quelli di destra si scordano costantemente di Berlusconi, delle risate grasse che ha fatto fare ai cittadini europei quando ormai lo sdegno non aveva più posto nei loro cuori, del suo operato alla Mussolini quando fece “sparire” volti e nomi noti dagli organi di informazione, del continuo annaspare alla ricerca non di legalità ma di leggi a suo favore?

E’ questo che mi annoia e mi spaventa. Questa costante mancanza di lucidità sembra che alla fine porti ad un appiattimento di visioni. Ovunque guardo ci sono solo "loro" in giro. C'è stata un’invasione di ultracorpi e ha avuto successo! Noi ci siamo addormentati davanti alla storia, che passavano in seconda serata su RAITRE, e ci hanno cambiati.
Qualcuno resiste. Una certa sensibilità li distingue. Sopravvissuti, rinchiusi in una stanza mentre i mostri, fuori, migliaia, milioni, tempestano di pugni la porta e chiedono la resa. Chiedono di riflettere a che cosa possa servire resistere. Chiedono di uscire e andare a votare, ancora una volta, per qualcuno. Non fa differenza.

Scommetto che quest’anno, accanto al simbolo di Forza Italia, ci sarà anche un piccolo spazio pubblicitario.