giovedì 30 aprile 2009

EUROPEE:
questo voto lo accendiamo?

Berlusconi lancia le sue tre candidate:
Barbara Matera, Lara Comi e Licia Renzulli

Varsavia, 29 apr. (Apcom) - Il premier Silvio Berlusconi parlando da Varsavia informa i cronisti che in lista nel Pdl per le europee ci saranno "Laura Comi, Licia Renzulli e Barbara Matera". "Laura Comi è bravissima - spiega il premier - la Renzulli è la prima dei non eletti alle scorse politiche, candidate nelle Marche e lavora in una clinica e con i bambini del Bangladesh. La terza è Barbara Matera, che ho conosciuto tramite Letta perchè è fidanzata con il figlio di un prefetto amico di Letta: è laureata ed è bellissima".

Barbara MateraNata a Lucera (Foggia) il 9 dicembre 1981. Laureata in Scienze della formazione primaria all'Università "La Sapienza" di Roma, è stata pre-finalista al concorso regionale di Miss Italia2000, svoltosi in Puglia.
I suoi esordi televisivi sono stati la partecipazione come valletta (letteronza - una parodia delle letterine di Passaparola) alla trasmissione della Gialappa's Band 
Mai dire Domenica (in onda su Italia1) e in Chiambretti c'è (in onda su La 7).
Dal 21 settembre2003 al 2007 è annunciatrice per Raiuno.
Nel 2003 partecipa al film
Ma che colpa abbiamo noi con Carlo Verdone. Nel 2007 appare su Raiuno nella miniserie tv La terza verità, per la regia di Stefano Reali, nel ruolo di una giornalista umbra. Nello stesso anno interpreta Francesca Rossini nella settima stagione della serie tv Carabinieri, in onda su Canale 5, ed è protagonista di una puntata della serie tv di Raiuno Don Matteo 6, nel ruolo di Laura.
Nel 2009 è tra gli interpreti del film tv di Canale 5, D
ue mamme di troppo, regia di Antonello Grimaldi.
Sarà candidata per le elezioni europee del 2009, nelle file del Popolo della libertà.
[
FONTE WIKIPEDIA]

Lara Comi è nata a Garbagnate Milanese il 18 febbraio 1983.
Laura Comi è bravissima.
Leggi il post di Mascetti per approfondire il concetto


Licia Renzulli. 
Classe 1975, infermiera caposala e assistente di sala operatoria all’istituto ortopedico Galeazzi di Milano.



Tra veline e schedine ma l'Europa dov'è?
Il quadro che offrono le notizie di stampa sulle candidature alle europee di tutte le parti politiche sono piuttosto sconsolanti. Dove sia l'Europa in questo quadro è un bel quesito. L'attenzione, dopo le polemiche della signora Lario, si è appuntata solo sulle veline di Berlusconi. La sinistra, se pensasse di condurre la campagna elettorale sulla vita notturna di Berlusconi, andrebbe incontro ad una rovinosa disfatta. Chi se ne frega delle relazioni personali di Tizio e di Sempronio.
Berlusconi ci informa ora, rispondendo alla moglie, che candiderà Barbara Matera, Lara Comi, Licia Renzulli, tagliando fuori le sfortunate Angela Sozio, a cui il Gf non è bastato, Eleonora Gaggioli, e qualche altra. E l'Europa dov'è? Osserva la simpatica Serracchiani, candidata col Pd: non basta la prestanza fisica per essere candidate, intendendo che però basta un efficace intervento all'Assemblea nazionale dei circoli del Pd. Per non parlare della bravissima campionessa Sensini, che con la vela si muoverà tra Bruxelles e Strasburgo. Una schedina - cugina sportiva della velina -, come ha scritto Epolis - Elisa Sergi l'ha candidata Renzi a Firenze, al Comune. L'Udc scopre la vocazione cristiana di Emanuele Filiberto, e il Mpa di Lombardo quella sicilianista di Sgarbi. Per Mastella che ringrazia, Cirino Pomicino deluso rimane a piedi. Idv, in compenso, ha riempito le sue liste di candidature per indebolire il Pd. Ancora: e l'Europa? Per il resto, leggeremo le liste, per scoprire le competenze da spendere in Europa, e per correggere la pessima immagine che oggi la delegazione italiana al Parlamento Europeo ha. Ma non mi faccio illusioni. Al fondo, il problema è cosa sono i partiti di questa nuova Repubblica: costruzioni fragili, dominate da leaders che si circondano di yesman, poco radicati nei territori. Le grandi idee e le grandi passioni si sono affievolite, e nel “mercato” della politica molti prodotti si assomigliano. Tornano invece in mente il manifesto di Ventotene e la grande utopia di Altiero Spinelli - erano di questa caratura qualche anno fa i candidati italiani in Europa - : l'Europa federale, dei cittadini, la Costituente. Con questi nomi è difficile pensarla. Erano altri tempi, quelli di Spinelli: ma anche oggi in tanti, come ci insegna Obama, comincerebbero così ad appassionarsi della politica. È importante crederci, in quest'altra Europa, e alla fine cercare nelle liste chi ci crede.
di Pietro Folena - EPolis Roma 30.04.2009

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lunedì 27 aprile 2009

facebluf

Io odio gli aggregatori sociali.
Ma stavolta il fatto è troppo esilarante. [leggi]
Con questo voglio sottolineare come l'uso dei mezzi distingue l'uomo dalla scimmia.
E non mi dispiace proprio per niente per l'impiegata!

venerdì 24 aprile 2009

multimediocrità

Dice: "allora?"
Dico: "scusa, sto a scrive alla tastiera der piccì (no er partito, quello è partito da mò! er computer) e non riesco a pensà pure a quello che te devo risponne mentre sto ar telefono."
Dice: "nun sei capace?"
Ridico: "no. nun so murtimediale."
Dice: "io riesco a fare tre cose insieme e a seguille tutte."
Je rispondo: "io pure quand'ero più giovane dicevo de sapè fà tre cose insieme, e poi nun ce capivo 'n cazzo de nessuna delle tre."

Un conto è esse portato pe' la murtimedialità.
Un conto è esse predisposti pe' la murtimediocrità.

giovedì 23 aprile 2009

guarda 'ndo t'ho portato!

Ieri si andava allegramente trottorellando in automobile per la città in quanto avevo la visita di controllo all'ospedale. Mia moglie alla guida e io al lato passeggero che mi godevo il viaggio.
Per arrivare, dovevamo attraversare l'urbe e passare anche per il Gianicolo, costeggiando Villa Pamphili.
Quei luoghi hanno rievocato in Lucilla i suoi trascorsi di gioventù, in quanto lei qui c'è nata e cresciuta.
«Guarda che bei posti. Palazzine basse, tutte colorate. Non è un bel posto per tornare ad abitarci?»
esclama ad un tratto, sorridendo.
Io la guardo un po', poi rispondo.
«Dove t'ho portato ad abitare, all'Alessandrino, non solo ci sono le case basse, ma pure gli abitanti sono colorati!»
C'è stata una pausa di silenzio.
«Vòi mette?»